Rimedi naturali efficaci per abbassare la glicemia

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Vuoi imparare a tenere sotto controllo la glicemia in modo naturale? In questo articolo ti rivelerò le erbe più efficaci e alcuni semplici stratagemmi per migliorare la tua glicemia.

La glicemia è l’indice che misura la concentrazione di glucosio (zucchero) nel sangue. È molto importante mantenere la glicemia a livelli normali, in quanto problematiche come l’iperglicemia, e ancora di più il diabete, possono comportare una serie di problemi per la salute: disturbi della vista, problemi di circolazione, aumento del rischio cardiovascolare, aumento del rischio di infezioni, problemi alle ossa, e molto altro ancora.

Il primo passo per affrontare questa patologia è imparare a mangiare correttamente. Ciò significa iniziare a cucinarsi in casa e smettere di acquistare ribi precotti, ultraprocessati e raffinati. Quindi preferire cibi a basso indice glicemico ricchi di fibre, come verdure, legumi, semi oleosi e cereali integrali, piuttosto che i soliti pane bianco, pasta, cracker, grissini, biscotti e riso bianco.

Il diabete, riferendomi in particolare al diabete di tipo 2, è una patologia causata prevalentemente dalla nostra alimentazione e dal nostro stile di vita. Di conseguenza si previene e si cura soprattutto con la giusta alimentazione e riducendo al minimo la sedentarietà.

Detto questo vorrei darti qualche consiglio pratico su come tenere bassa la glicemia, con alcuni semplici rimedi naturali e qualche “trucco”.

Quali sono i valori normali di glicemia?

La glicemia è considerata nella norma se a digiuno i valori sono compresi tra 70 e 99 milligrammi/decilitro (mg/dl). I valori iniziano ad essere preoccupanti e si inizia a parlare di iperglicemia o prediabete, quando la glicemia è compresa tra 100 e 125 mg/dl. Se i valori superano per due misurazioni i 126 mg/dl allora si parla di diabete vero e proprio. 

Con alcuni semplici stratagemmi è possibile tenere sotto controllo la glicemia, riducendo la velocità di innalzamento della glicemia e il picco glicemico, ovvero il picco massimo che raggiunge la glicemia dopo aver mangiato.

Quali rischi comporta avere una glicemia troppo elevata?

Se la glicemia supera i valori di normalità possono verificarsi sintomi come:

  • infezioni ricorrenti;
  • stanchezza;
  • frequenti emicranie;
  • perdita di peso ingiustificata;
  • polidipsia (sete continua);
  • poliuria (aumento della necessità di urinare).
  • scarsa salivazione;
  • disturbi della vista.

Inoltre, chi è affetto da diabete può andare incontro a gravi complicanze nel medio-lungo termine. Tuttavia quanto maggiore è la capacità di controllare il livello di glucosio nel sangue, tanto minore è la probabilità che queste complicanze si sviluppino, o peggiorino.

La maggior di queste complicanze deriva da problemi dei vasi sanguigni. I livelli glicemici che restano alti per un lungo periodo di tempo, causano restringimento dei vasi e il restringimento riduce l’afflusso di sangue a molte parti del corpo con i problemi che ne conseguono. Tra le complicanze più comuni troviamo:

  • aterosclerosi;
  • retinopatia diabetica;
  • piede diabetico;
  • steatosi epatica/cirrosi;
  • insufficienza renale;
  • neuropatie.

Capisci quindi che imparare a tenere sotto controlla la glicemia attraverso una buona alimentazione è molto importante. Molto utili possono inoltre essere alcuni rimedi naturali erboristici di cui ti parlerò tra poco.

Rimedi naturali per ridurre la glicemia

1. Mangiare il “primo” per ultimo…

Noi italiani siamo soliti iniziare il pasto con il primo piatto, o a volte anche con l’antipasto, che sono tutte portate a base di pasta, pane, crostini… insomma cibi ricchi di carboidrati e quindi ad alto indice glicemico.

Per abbassare i livelli di zucchero nel sangue, un approccio molto efficace è quello di mangiare prima dei cibi a basso indice glicemico. Quindi l’ideale è iniziare mangiando delle verdure crude o cotte, a seguire grassi e/o proteine (pesce, uova o carne) e solo alla fine i carboidrati.

Questo è un semplice stratagemma che consente un più lento e graduale rilascio degli zuccheri nel sangue, con un conseguente picco glicemico più basso.

2. Due trucchi per abbassare immediatamente la glicemia

Esistono due modi scientificamente provati per ridurre velocemente la glicemia.

Il primo e più importante è l’attività fisica. Non è necessario praticare attività sportive intense, anche semplicemente salire e scendere le scale per 3 minuti, o una passeggiata a passo veloce di 5-6 minuti, può avere un grande impatto abbassando velocemente le concetrazioni di glucosio e di insulina postprandiale. Naturalmente maggiore è la costanza, migliori saranno anche i benefici!

Il secondo trucco per abbassare rapidamente la glicemia è bere acqua. L’acqua consente infatti la diluizione dello zucchero nel sangue e la sua eliminazione attraverso le urine.

Tuttavia, come vedremo tra poco, puoi fare ancora meglio, bevendo anziché semplice acqua, delle tisane specifiche a base di erbe con azione ipoglicemizzante.

3. Spezie ipoglicemizzanti

In Oriente conoscono bene le proprietà benefiche delle spezie e ne fanno un largo uso in quasi tutte le loro portate. E’ difficile trovare un piatto oriantale senza l’aggiunta di curry, curcuma o qualche altra spezia.

In Occidente invece l’uso delle spezie è molto più sporadico ed è un peccato, perché possono essere di grande aiuto per controllare la glicemia.

Una delle spezie più studiate per il controllo della glicemia è la cannella.

Uno studio del 2019 condotto su persone con diabete di tipo 2 e prediabete hanno concluso che la cannella può ridurre significativamente i livelli di zucchero nel sangue a digiuno e la resistenza all’insulina rispetto a un placebo.

Alcuni studi hanno anche scoperto che la cannella potrebbe anche essere utile abbassare l’emoglobina glicata, una misura del controllo a medio-lungo termine della glicemia.

Una revisione del 2018 ha riferito che la cannella potrebbe ridurre l’emoglobina glicata nelle persone con diabete di tipo 2 da 0,27% a 0,83%, oltre ad aver ridotto la glicemia a digiuno fino a 52,2 mg per decilitro.

Altre spezie con numerosi studi alle spalle, capaci di ridurre la glicemia e la resistenza all’insulina, sono la curcuma e lo zenzero.

Tuttavia in questa speciale lista rientrano anche spezie tipiche del Mediterraneo come l'origano, la salvia e il rosmarino.

Per concludere, usare più spesso queste spezie per condire i tuoi piatti potrà darti una mano a ridurre un pochino l’impatto glicemico.

Ovviamente questo non significa che potrai comunque strafogarti di pane, pasta e dolci.

4. Erbe officinali per abbassare la glicemia

Il mondo delle erbe, come anche quello dei funghi, ci offre un vasta gamma di soluzioni per aiutarci a tenere sotto controllo la glicemia. Sono rimedi erboristici che possiamo assumere come tisane, succhi, estratti idroalcolici, o integratori in capsule. Nel caso delle tisane, come ho già detto nel capitolo precedente, ci sarà anche il vantaggio di facilitare l’eliminazione rapida degli zuccheri attraverso le urine.

Vediamo quindi quali sono le erbe capaci di ridurre la glicemia.

Aloe Vera ed Aloe Arborescens

aloe vera glicemia bassa

Una meta-analisi condotta nel 2016 e pubblicata su “The Journal of Alternative and Complementary Medicine” [1] riporta 9 studi relativi all’efficacia dell’Aloe Vera nel ridurre la glicemia a digiuno e l’emoglobina glicata nei pazienti prediabetici e diabetici. I ricercatori hanno concluso che l’assunzione orale di Aloe vera ha ridotto significativamente i livelli di zucchero nel sangue e l’emoglobina glicata. I dati suggeriscono che i pazienti che traggono i maggiori benefici sono quelli con livelli di glucosio nel sangue pari o superiori a 2 g/L.

Ancora più significativo è lo studio del 1985 [2, 3] condotto in India dal dott. Agarwal O.P.. Lo studio durato ben 5 anni ha monitorato più di 5000 soggetti compresi tra i 35 e i 65 anni d’età, che soffrivano di aterosclerosi e il 63% dei quali era anche diabetico. Ai pazienti venivano dati periodicamente 100 g di succo di Aloe Vera.

Ecco i principali benefici riscontrati dai soggetti che hanno assunto il succo di Aloe Vera:

  • benefici a livello cardiovascolare: riduzione degli episodi di Angina pectoris;
  • benefici sul metabolismo dei grassi: riduzione dei livelli di colesterolo totale e dei trigliceridi, e aumento del colesterolo buono HDL.
  • benefici sulla glicemia: è stato confermato l’abbassamento dei livelli di glucosio nei pazienti diabetici, sia della glicemia a digiuno, che della glicemia post-prandiale.

Per quanto riguarda i miglioramenti glicemici, si sono visti risultati positivi già dopo i primi 3 mesi di assunzione del succo di Aloe. Dopo solo 3 mesi il 94% dei pazienti diabetici presentava già una glicemia normale e solo il 5,6% aveva ancora valori di zucchero al di sopra della norma.

Per quanto riguarda l’Aloe Arborescens, purtroppo non è una pianta che sortisce interesse dal punto di vista commerciale, per cui gli studi sono molto limitati. Le uniche informazioni che abbiamo sono quelle riportate nei libri del frate brasiliano Padre Romano Zago, dove afferma come molti dei pazienti diabetici da lui visitati, hanno ottenuto benefici importante con l’assunzione della sua ricetta a base di Aloe Arborescens.

Come si assume

L’Aloe si assume sotto forma di succo, in genere nel dosaggio di 3 cucchiai da minestra al giorno che sono circa 50 ml, ma se necessario si può provare ad aumentare il dosaggio. Il modo migliore per assumerlo, come riporta anche Padre Zago nei suoi scritti, è frazionare l’assunzione durante la giornata, prendendo un cucchiaio da minestra circa 20-30 minuti prima di ogni pasto.

Stevia rebaudiana

stevia riduce glicemia

La Stevia rebaudiana è una piccola piantina che cresce in Paraguay famosa per le sue foglie commestibili dal sapore molto dolce. Eppure, nonostante la sua dolcezza, il consumo di Stevia non fa alzare la glicemia, bensì sortisce un effetto opposto, ovvero la riduce.

Numerosi studi hanno esaminato le proprietà ipoglicemizzanti della Stevia, specialmente nelle persone con diabete. Di seguito una breve sintesi delle prove più rilevanti ottenute fino ad oggi:

  • Uno studio del 2004 [4] su persone con diabete di tipo 2 ha scoperto che i partecipanti che hanno mangiato 1 grammo di stevia ogni giorno, avevano livelli glicemici più bassi rispetto a quelli che avevano consumato lo stesso pasto, senza assumere la stevia.
  • Uno studio sui roditori condotto nel 2013 [5] e pubblicato sul Journal of Diabetes and Its Complications ha riferito che i ratti diabetici alimentati con una dieta integrata con stevia, non solo avevano livelli di zucchero nel sangue più bassi, ma anche una minore incidenza di lesioni renali ed epatiche.
  • Una pubblicazione scientifica del 2017 [6] ha spiegato come i glicosidi steviolici sono in grado di migliorare la funzione delle cellule beta del pancreas, così come i meccanismi di innesco associati al gusto. I ricercatori hanno scoperto che la stevia stimola una proteina che è essenziale per la nostra percezione del gusto ed è anche coinvolta nel rilascio di insulina dopo i pasti. Questi risultati suggeriscono che il suo consumo può aprire nuove porte nel trattamento del diabete.
  • Uno studio [7] che ha confrontato gli effetti della stevia, dell’aspartame e del saccarosio sull’assunzione di cibo, la sazietà e i livelli post-prandiali di glucosio e insulina hanno rivelato che il consumo di stevia ha determinato una minore assunzione di cibo, una maggiore sazietà e livelli di glucosio e di insulina nel sangue inferiori rispetto agli altri due dolcificanti.

Come si assume

Della Stevia si consumano le foglie fresche, oppure essiccate sotto forma di infuso, o come polvere da diluire in acqua e bere. La Stevia si trova inoltre sotto forma di estratti, ma l’estrazione compromette alcuni principi attivi presenti nella foglia, rendendo l’estratto meno efficace della foglia intera.

Agaricus blazei murrill

agaricus fungo anti diabete

L’Agaricus blazei murrill è un fungo della stessa famiglia dei funghi prataioli, che cresce unicamente nella regione brasiliana di Piedade. Fu scoperto dai ricercatori americani negli anni ’60. Gli abitanti della regione avevano una vita media più lunga del normale e registravano meno malattie come tumori o patologie cardiovascolari rispetto ad altre parti del Brasile.

In seguito ad approfondite ricerche si è visto che questo fungo contiene beta-glucani con un efficacia molto superiore ai più famosi funghi della Medicina Cinese, come il Reishi, o il Maitake. Oltre alle importanti proprietà immunomodulanti, si è scoperto che questo fungo svolge un’importante azione antidiabetica, riducendo la resistenza all’insulina.

Sigifnicativa è questa ricerca condotta nel 2007 [8] dal dott. Chung Hua Hsu, ricercatore presso il Centro di ricerca dell’ospedale universitario di Taipei (Taiwan).

Lo studio è stato condatto su 72 soggetti, dell’età compresa tra 20 e 75 anni, affetti da diabete di tipo 2 da più di un anno e che assumevano già gliclazie e metformina da più di 6 mesi. I pazienti arruolati sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un supplemento di Agaricus blazei Murill, o un placebo (cellulosa), con un dosaggio di 1,5 g al giorno per 12 settimane. Al termine dello studio, i soggetti che hanno ricevuto l’integrazione di estratto di Agaricus blazei murrill hanno mostrato un indice HOMA-IR significativamente più basso (3,6 [deviazione standard, 2,5] contro 6,6 [deviazione standard, 7,4], p = 0,04) rispetto al gruppo di controllo (n = 31). La concentrazione plasmatica di adiponectina è aumentata del 20,0 (deviazione standard, 40,7)% nel gruppo ABM dopo 12 settimane di trattamento, ma è diminuita del 12,0 (20,0)% tra coloro che assumevano placebo (p < 0,001).

Questi indici dimostrano come l’Agaricus blazei murrill abbia contribuito sensibilmente a ridurre la resistenza all’insulina, migliorando di conseguenza l’efficacia dei farmaci.

Come si assume

L’Agaricus blazei murrill può essere assunto sotto forma di polvere da diluire in acqua, o altre bevande. Il dosaggio consigliato è di almeno 1/2 grammi al giorno.

Moringa oleifera

La Moringa oleifera è una pianta nativa del sud-est asiatico e del centro Africa, sotto la lente di ingrandimento degli studiosi soprattutto per le sue notevoli proprietà nutrizionali. Contiene infatti una combinazione unica di vitamine, minerali e aminoacidi che la rendono una delle piante più nutrienti mai scoperte, con innumerevoli proprietà benefiche per la nostra salute.

Dagli studi fin’ora condotti sulla Moringa, è emersa subito la sua capacità di ridurre la glicemia. A confermare le sue proprietà ipoglicemizzanti ci sono diversi studi importanti:

  • questo studio [9] condotto nel 2016 è stato valutato su soggetti sia sani che in situazione di iperglicemia. In tutto i partecipanti erano 50, di cui solo la metà affetti da condizione di iperglicemia. Ad ogni persona è stato somministrata una dose giornaliera di Moringa pari a 500 mg, associata a una regolare colazione. Sono stati minsurati i livelli glicemici 2 ore dopo il pasto. Complessivamente, c’è stata una variazione media della glicemia di +14,12 per il gruppo normale e -17,96 per il gruppo iperglicemia. In sostanza l’effetto ipoglicemizzante è stato evidente solo nei soggetti iperglicemici, mentre nei soggetti normali la glicemia aumentava come da normalità.
  • Un ulteriore studio [10] del 2012, condotto su 30 donne che hanno assunto 1 cucchiaino e mezzo di Moringa ogni giorno, per un periodo di 3 mesi, ha mostrato una riduzione della glicemia media a digiuno del 13,5%.
  • Un altro studio [11] condotto su 6 soggetti affetti da diabete ha rilevato che l’aggiunta di 50 grammi di foglie fresche di Moringa a pasto ha ridotto l’aumento della glicemia del 21% .

Come si assume

La Moringa oleifera non cresce nel nostro paese per cui l’unico modo per assumerla è sotto forma di polvere, o integratore. Il dosaggio consigliato è di 1/2 cucchiaini da caffè di polvere di Moringa al giorno, che può essere diluita in acqua, o mescolata direttamente nel cibo.

Foglie di Fico (ficus carica)

foglie fico ipoglicemizzante

Sapevi che le comunissime foglie di Fico (Ficus carica) hanno proprietà ipoglicemizzanti?

Lo dimostra uno studio [12] pubblicato su Diabets Research and Clinical Practice dove i pazienti affetti da diabete, sono stati suddivisi in due gruppi. Ad una metà di loro è stato dato un infuso a base di foglie di Fico, associato a una regolare colazione, mentre agli altri un semplice tè. Dalle successive analisi è emerso che il gruppo a cui è stato somministrata la tisana di foglie di fico evidenziava una riduzione del 12% del livelli di glicemia post-prandiale, con il vantaggio di dover prendere meno insulina rispetto all’altro gruppo.

Altro studio [13] condotto su topi da laboratorio con diabete di tipo 2, mostra come l’integrazione con un estratto foglie di fico abbia ridotto significativamente i livelli di glicemia, il colesterolo totale e i trigliceridi.

Come si assume

Il modo migliore per assumere le foglie di fico è sotto forma di tisana, così da aggiungere alle sue proprietà ipoglicemizzanti anche l’azione di stimolo diuretico dell’acqua. La preparazione della tisana è semplice, basta versare 1,5 grammi di foglie secche (o il doppio di foglie fresche) in una tazza colma d’acqua calda, lasciare in infusione circa 8-10 minuti e poi filtrare e bere. E’ consigliata la somministrazione vicino al pasto.

Disclaimer

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Le nozioni e le eventuali informazioni su procedure mediche, posologie e/o descrizioni di farmaci o prodotti d'uso presenti nei testi proposti e negli articoli pubblicati hanno unicamente un fine illustrativo e non consentono di acquisire la manualità e l'esperienza indispensabili per il loro uso o pratica.

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