3 Rimedi naturali efficaci contro l’insonnia, che probabilmente non conosci

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L’insonnia è un problema molto diffuso, specialmente dopo una certa età ed è caratterizzato dalla difficoltà ad addormentarsi, frequenti risvegli durante la notte con fatica a riprendere sonno e una qualità del sonno scarsa.

Le persone che soffrono di disturbi del sonno sperimentano anche sonnolenza diurna, stanchezza diffusa, irritabilità, problemi nella concentrazione e nella memoria.

Ansia e stress sono i maggiori indiziati tra le cause dell’insonnia, ma possono incidere patologie e traumi che causano dolore fisico, cene troppo abbondanti, l’abuso di bevande eccitanti, di alcolici e di farmaci.

Quali rimedi contro l’insonnia?

In campo farmacologico i più prescritti sono sicuramente i farmaci ipnotici e gli ansiolitici con funzione ipnotica (come il benzodiazepine). Farmaci la cua assunzione tuttavia è sconsigliata per un periodo di tempo prolungato, in quanto può portare numerosi effetti collaterali, quali sonnolenza diurna e vertigini, oltre che assuefazione e riduzione dell’efficacia stessa del farmaco.

In ambito naturale, i rimedi più conosciuti sono la Camomilla matricaria, la Passiflora e la Melissa. Sono erbe che aiutano un po’ a rilassarsi, ma non sempre sono efficaci.

Fortunatamente la natura ci offre un’ampia scelta di erbe capaci di modulare l’umore e di migliorare la qualità del sonno.

In particolare questi tre che andremo a vedere, sembrano dare risultati molto buoni.

1. Iperico

iperico insonnia

L’iperico (Hypericum perforatum), anche noto come “Erba di San Giovanni”, è una piccola piantina perenne della famiglia delle Hypericaceae, molto comune in quasi tutta la penisola italica e in gran parte d’Europa.

Di questa pianta si utilizzano le sommità fiorite, ricche di flavonoidi, ipericina ed iperforina, tutte sostanze che nel loro insieme sembra siano efficaci nel regolatore l’umore, tant’è che in diversi paesi d’Europa, in particolare in Germania, ma da qualche anno anche in Italia, l’iperico viene prescritto al posto dei farmaci per curare le depressioni lievi.

Allo stesso modo l’iperico può essere utilizzato anche per mitigare stati d’ansia e migliorare la qualità del sonno.

Come si assume?

Dell’iperico si utilizzano i fiori, freschi o secchi, da mettere in infusione in acqua calda. Si aggiunge un cucchiaino di fiori essiccati di iperico, in una tazza d’acqua calda e si lascia riposare per circa 10 minuti. Dopo di che si filtra e si beve caldo o tiepido la sera, poco prima di andare a letto.

Controindicazioni ed effetti collaterali

La principale controindicazione dell’iperico è il fatto che rende la pelle fotosensibile. Ciò significa che dopo aver assunto questa pianta, è bene non esporsi alla luce del sole, specie durante le ore di punta e in estate. Il rischio è quello di scottarsi.

Inoltre sembra che l’iperico interferisca con numerosi farmaci, per cui, se stai assumendo uno o più farmaci, prima di assumere l’iperico è consigliabile confrontarsi con il proprio medico di base.

2. Klamath

klamath sonno

La Klamath è una microalga cianobatterica che cresce solo e unicamente nel lago Upper Klamath, in Oregon (USA). Si tratta di un prodotto naturale della stessa famiglia della Spirulina, ma con un profilo nutraceutico nettamente superiore.

Oltre ad essere estremamente ricca di vitamine, sali minerali e proteine, nelle circostanze dell’argomento in esame questa microalga è interessante, perché contiene feniletilammina (PEA), una particolare sostanza anche conosciuta come “la molecola dell’amore“. Infatti il nostro organismo ne produce in grandi quantità quando siamo innamorati.

La feniletilammina è un neuromodulatore generale, perchè è in grado di attivare o anche alternativamente inibire vari neurotrasmettitori, la dopamina ma anche in certe condizioni la serotonina. Questo le consente di svolgere un’azione di rivitalizzazione e di equilibrio del sistema nervoso, contrastando la depressione ma, se necessario, anche l’ansia; promuovendo energia tramite la sua attivazione dell’adrenalina, ma anche il sonno e il riposo tramite l’attivazione di serotonina e dell’asse ipotalamico-pituitario.

A tal riguardo è interessante studio [1] condotto dal dottor Stefano Scoglio, su un gruppo di 30 donne in menopausa. Le donne sono state divise in due gruppi da 15 e per un periodo pari a 2 mesi, ad un gruppo è stato somministrato ogni giorno un estratto di alga Klamath, mentre all’altro un placebo.

Entrambi i gruppi di pazienti erano simili nelle condizioni basali ma sono stati osservati cambiamenti significativi dopo l’intervallo di trattamento nel gruppo somministrato con estratti di alghe Klamath.

Sebbene non si siano verificati cambiamenti ormonali dopo l’intervallo di trattamento in entrambi i gruppi, solo i pazienti sottoposti alla somministrazione di estratti di Klamath hanno mostrato che sia la scala SRT che quella Zung sono significativamente migliorate, segnalando così un cambiamento costante nella loro qualità di vita, per umore, ansia e atteggiamento depressivo.

Come si assume?

La Klamath è disponibile come polvere essiccata e generalmente si usa diluendo un cucchiaino da caffè di questa microalga in acqua o altre bevande a temperatura ambiente. Da 1 a 2 cucchiaini al giorno.

Controindicazioni

Così come la Spirulina, anche l’alga Klamath è un prodotto sicuro che non presenta controindicazioni, o rischi per la salute, tant’è che può essere assunta anche in gravidanza, o in allattamente, anche se consigliamo sempre di sentire il parare di un medico prima.

3. Ganoderma lucidum (Reishi)

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Una classe di rimedi molto efficace nella lotta a stress, ansia e insonnia è il gruppo di erbe e funghi con proprietà adattogene. Questi prodotti naturali aiutano il corpo a sopportare meglio situazioni di forte stress fisico e mentale.

In questa categoria spicca un fungo medicinale dell’antica Medicina Tradizionale Cinese, il Ganoderma lucidum, conosciuto anche con il nome di “Reishi“.

Si tratta di un fungo con interessanti proprietà benefiche per l’organismo, tant’è che in Oriente, dove questo fungo viene largamente utilizzato, è considrato una sorta di panacea naturale per molti disturbi, tanto da esser stato ribattezzato “il fungo dell’Immortalità” (per maggiori info potete leggere qui).

Nel caso in esame ci interessa però sapere come il fungo Reishi può influenzare la qualità del sonno. Vediamo.

Supporto surrenale

Lo stress viene percepito dal sistema nervoso e il segnale viene trasmesso al centro di comando del cervello (l’ipotalamo), che a sua volta trasmette il messaggio alle ghiandole surrenali stimolando il rilascio di ormoni dello stress come il cortisolo e l’adrenalina (aka adrenalina). Gli obiettivi per la modulazione della risposta allo stress, quindi, includono il sistema nervoso così come l’HPA o l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.

Riduce l’insonnia

Il fungo Reishi è un tonico nervoso per facilitare il segnale di allarme che raggiunge il cervello. In particolare, il reishi può migliorare la qualità del sonno [2] , soprattutto quando il disturbo del sonno deriva da una mente troppo attiva e pensierosa, che “non si spegne mai” . La stessa agitazione mentale che interferisce con il sonno notturno innesca l’ansia durante le ore di veglia, rendendo questo fungo medicinale utile durante tutto il giorno.

Sollievo dall’ansia

Il Reishi sembra lavorare anche sull’HPA migliorando la funzione delle ghiandole surrenali stesse. Questo rende il reishi un’eccellente scelta di erbe per calmare la mente, alleviare l’ansia, favorire il sonno, radicarci e centrarci e promuovere una maggiore resilienza allo stress nel tempo. [2]

Come si assume?

In commercio lo si trova come fungo essiccato in polvere, o come estratto. In polvere lo si assume diluendolo in poca acqua, o nelle tisane. Circa 1-2 cucchiaini da caffè al giorno. Per migliorare il sonno andrebbe assunto la sera dopo cena.

Per potenziarne gli effetti è consigliabile associarlo a un po’ di succo di limone/pompelmo o a della vitamina C. Infatti la vitamina C migliora l’assimilazione dei betaglucani, polisaccaridi contenuti nel fungo con importante azione adattogena ed immunomodulante.

Controindicazioni

Non sono stati ravvisati importanti effetti collaterali nell’uso del Ganoderma lucidum. Ai dosaggi suggeriti, si tratta di un prodotto naturale sicuro.

Per quanto riguarda le controindicazioni, è sconsigliato l’uso alle persone allergiche ai funghi e/o ai lieviti e a chi abbia subito recentemente un trapianto d’organo.

Anche se non ci sono studi che ne provano la tossicità, per precauzione se ne sconsiglia l’uso alle donne in gravidanza e in allattamento.

Le principali possibili interazioni con i farmaci riguardano:

  • medicinali anticoagulanti;
  • antipiastrinici;
  • farmaci immunosoppressori.

Biografia

  • [1] Effects of Klamath Algae extract on psychological disorders and depression in menopausal women: a pilot study
  • [2] Winston D, S Maimes. Adaptogens: Herbs for Strength, Stamina, and Stress Relief. Healing Arts Press, 2007.

Disclaimer

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