Diabete: 4 rimedi naturali efficaci per tenere sotto controllo la Glicemia
Oggi parliamo di rimedi naturali per il diabete.
Alcune erbe ed alimenti possono aiutare a ridurre la glicemia e al tempo stesso a proteggere il sistema circolatorio e i reni, riducendo quindi le complicanze collegate al diabete, come disturbi della vista, problemi circolatori e patologie renali.
Non si tratta quindi di curare il diabete, quanto piuttosto di tenerlo sotto controllo ed è possibile farlo, oltre che con l’alimentazione e un corretto stile di vita, anche con l’aiuto delle nostre amiche erbe officinali.
Ed è appunto di questo che parleremo oggi.
Che cos’è il Diabete?
Ad oggi si stima che sono circa 346 milioni le persone affette da diabete in tutto il Mondo.
Secondo i dati dell’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare, in Italia circa il 10% degli uomini e il 7% delle donne è affetto da diabete. Tra gli anziani il tasso dei diabetici aumenta al 20% per gli uomini e al 15% per le donne.
Si stima inoltre che il diabete sia la quarta causa di morte nei paesi industrializzati.
Ma esattamente che cos’è il diabete?
Si tratta di una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) dovuta all’alterata quantità o funzione dell’enzima insulina.
Esistono tre diversi tipi di diabete :
Diabete di tipo 1
Di solito colpisce i giovani . Indipendentemente dall’età, questo tipo di diabete si manifesta improvvisamente nel soggetto, nell’arco di pochi giorni e si manifesta con eccessiva stanchezza e debolezza, sete intensa, stimolo frequente ad urinare (giorno e notte), rapido calo di peso, un aumento dell’appetito, vomito e talvolta alito che sa di acetone.
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune. In questo caso il pancreas non è in grado di produrre insulina a causa della distruzione delle beta-cellule che sono atte alla produzione di questo ormone.
Diabete di tipo 2
Il diabete mellito di tipo 2 colpisce per lo più persone sopra i 40 anni e rappresenta il 90% dei casi di diabete. E’ una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina.
E’ una malattia silenziosa e spesso ci si accorge di essere diabetici dopo anni, a seguito di una delle sue complicanze: difficoltà nell’erezione, cattiva circolazione, formicolio delle dita, dolore alle gambe o crampi frequenti, disturbi visivi, infezioni ricorrenti, infarto o ictus.
Diabete gestazionale
Il diabete gestazionale si verifica essenzialmente – come suggerisce il nome – durante la gravidanza. Il paziente lamenta minzione abbondante , affaticamento insolito , sete intensa e nota perdita di peso molto rapidi. Le cause possono essere sia genetiche, che alimentari.
Origini e cause del diabete
Nel diabete di tipo 1, le cellule del pancreas adibite alla produzione di insulina, vengono distrutte dal loro sistema immunitario. E’ un anomalia di cui ancora non si conosce bene la causa. Potrebbe essere dovuto a fattori genetici o dietetici (c’è chi ipotizza che la malattia autoimmune sia scatenata da un’intolleranza al glutine o alla caseina).
Per quanto riguarda il diabete di tipo 2 abbiamo qualche certezza in più. Le cause possono essere molteplici ma sono in primis da addebitare a:
- un’alimentazione squilibrata, troppo incentrata nel consumo di dolci, zuccheri e cereali raffinati;
- sedentarietà;
- fumo di sigaretta.
Anche la genetica è un fattore da tenere in considerazione, in quanto una persona con famigliari diabetici, avrà più possibilità di sviluppare questa malattia. Fermo restando che è possibile prevenirla con una buona alimentazione.
Rimedi naturali per tenere sotto controllo la Glicemia
1. Aloe

Uno dei rimedi naturali più studiati nel trattamento del diabete e delle sue complicanze è l’Aloe (Aloe Vera e Aloe Arborescens).
In particolare merita questo studio del 1985 [1, 2] durato 5 anni e condotto su ben 5000 soggetti compresi tra i 35 e i 65 anni d’età, che soffrivano di aterosclerosi e il 63% dei quali era anche diabetico. Molti di questi soffrivano inoltre di ipertensione arteriosa (43% dei casi), infine, circa la metà del campione era composto da fumatori: da 10 a 15 sigarette al giorno.
Dai risultati finali si è visto che chi assumeva regolarmente l’Aloe ha ottenuto i seguenti risultati:
- Cuore: è stata documentata la riduzione degli episodi di Angina pectoris (dolore toracico acuto al Cuore, da sofferenza di circolo coronarico).
- Metabolismo dei grassi (lipidi): è stato confermato l’abbassamento dei livelli di colesterolo totale e dei trigliceridi, e l’incremento invece del colesterolo “buono” (HDL) nel sangue.
- Metabolismo degli zuccheri (glucidi): è stato confermato l’abbassamento dei livelli di glucosio nei pazienti diabetici, compreso anche quello post-prandiale.
Relativamente al miglioramento del metabolismo degli zuccheri, si sono visti risultati positivi già dopo i primi 3 mesi di assunzione dell’Aloe.
Infatti dopo questo periodo il 94,4% dei diabetici presentava già una glicemia normale e solo il 5,6% aveva ancora valori di zucchero al di sopra della norma.
Per accertare gli effetti della terapia con Aloe Vera, durante lo studio si valutarono i livelli di glucosio nel sangue in due momenti differenti, ovvero a digiuno e dopo il pasto.
La tendenza a un miglioramento significativo si confermò sia per la glicemia a digiuno, che per quella post-prandiale (cioè dopo i pasti).
Come assumere l’Aloe?
Come afferma Padre Romano Zago nei sui libri, ottenere il massimo dei benefici l’ideale è utilizzare la foglia di Aloe nella sua interezza e questo lo si può fare solo con le foglie di Aloe Arborescens, che rispetto all’Aloe Vera hanno una cuticola meno spessa e meno ricca di antrachinoni (sostanze con effetto lassativo).
Ora la ricetta originale di Padre Zago prevede l’uso di 350g di foglie di Aloe Arborescens, 500g di miele e 3-4 cucchiai di distillato (grappa, whisky, gin, vodka o altro distillato).
Questi ingredienti andranno usati insieme per preparare un frullato (vedi ricetta di Padre Zago).
Nel caso di una persona con diabete si possono invertire le proporzioni di miele e aloe, così da ridurre il quantitativo di zuccheri.
In alternativa, se volessi un prodotto 100% senza zuccheri, potresti preparare il succo puro di Aloe Arborescens (attenzione è amarissimo!) utilizzando un estrattore, o una centrifuga domestica. Il problema in questo caso è che non essendoci il miele che funge da conservante, il prodotto andrà consumato entro pochi giorni e conservato sempre in frigo.
Potrai poi aggiungere 3-4 cucchiai di distillato per allungare la conservazione di qualche giorno, ma senza miele parliamo comunque di una conservazione molto breve (1 settimana o poco più).
Il dosaggio consigliato da Padre Zago è di 3 cucchiai da minestra al giorno, da assumere prima dei pasti.
Controindicazioni
Il succo di Aloe può causare contrazioni uterine e aborto spontaneo, per cui va assolutanemte evitata l’assunzione per via orale durante tutto il periodo della gravidanza. E’ inoltre sconsigliata durante l’allattamento, perché l’aloina (sostanza lassativa) contenuta nell’Aloe potrebbe provocare coliche al lattante.
L’Aloe, per lo meno la ricetta preparata con la foglia intera, è inoltre controindicata a chi soffre di patologie intestinali gravi, come morbo di Crohn e colite ulcerosa, ma anche per problematiche meno severe, come colite e diverticolite.
In questi casi è preferibile utilizzare il succo ricavato esclusivamente dal gel interno alla foglia, senza la presenza di aloina, o di altri antrachinoni con proprietà lassative.
2. Foglie di Fico

Del fico (Ficus carica) non si butta via niente! Questa pianta oltre a fornirci frutti prelibati, ha il pregio di fornirci un potente rimedio anti-diabete.
Infatti si da il caso che da alcuni recenti studi è emerso che le foglie di fico vantano proprietà ipoglicemizzanti, ovvero sono in grado di ridurre gli zuccheri nel sangue.
Ad esempio questa ricerca effettuata su soggetti con diabete di tipo 1, ha dimostrato come il decotto di foglie di fico sia efficace per ridurre i livelli glicemici post-prandiali, con un conseguente minor dosaggio di insulina.
Un altro studio condotto su cavie da laboratorio con diabete di tipo 2, dimostra come le foglie di fico esercitano un significativo effetto ipoglicemizzante e ipolipidemizzante (riducono i grassi nel sangue, come colesterolo e trigliceridi).
Quest’altro studio, questa volta condotto su ratti da laboratorio, dimostra come il decotto di foglie di fico abbia un’azione addirittura simile a quella dell’insulina.
Come assumere le foglie di Fico?
Per estrarre i principi attivi contenuti nelle foglie di fico, dovrai preparare un decotto.
Il decotto si prepara in questo modo:
- Aggiungi un cucchiaino di foglie di fico essiccate e sminuzzate grossolanamente (pari a circa 2-3 g) a un pentolino con un quantitativo d’acqua pari a una tazza.
- Metti il pentolino a riscaldare su un fornello a gas, o elettrico e una volta che l’acqua è giuta ad ebollizione, fai sobbollire per circa 10-15 min.
- In fine spegni la fiamma, filtra la bevanda e bevila calda o tiepida, o in alternativa versala in un thermos così da poterla bere durante la giornata.
Bere da 1 a 2 tazze al giorno di questa tisana.
Volendo puoi aumentare i dosaggi. Per preparare una tisana di un litro ti servirà 1 l d’acqua bollente e 4 cucchiaini di foglie di fico essiccate.
Puoi usare anche foglie di fico fresche, ma in questo caso ti servirà un quantitativo di foglie doppio, rispetto alle foglie essiccate.
3. Stevia

In molti conoscono la Stevia rebaudiana come dolcificante alternativo allo zucchero. E’ infatti considerato un ottimo sostituto dello zucchero, in particolare per il fatto che non contiene calorie e non alza la glicemia.
Ma non è tutto, se parliamo di Stevia al naturale (non quella polverina bianca che vendono nei supermercati), bisogna aggiungere che non solo non alza la glicemia, ma addirittura è in grado di ridurla.
Diversi studi pubblicati nel famoso portale di medicina Pubmed, hanno dimostrato che la Stevia è in grado di regolarizzare i livelli di glicemia, riducendo l’insulino-resistenza nei soggetti diabetici.
Inoltre, in uno studio condotto sui ratti, gli scienziati hanno dimostrato che la Stevia rebaudiana protegge il fegato e i reni nei soggetti diabetici, due organi che per le persone affette da questa patologia sono particolarmente a rischio.
Come utilizzare la Stevia
Nel caso della Stevia puoi sfruttare le sue proprietà dolcificanti ed ipoglicemizzanti preparando una tisana.
La tisana di Stevia si prepara in questo modo: aggiungi un cucchaio di foglie essiccate di Stevia (intere o in polvere) a una tazza d’acqua bollente. Aspetta 10 minuti e poi filtra.
La stessa cosa puoi farla aggiungendo la Stevia al tè, o a una tisana di erbe. Ad esempio niente ti impedisce di addizionare la Stevia alla tisana di foglie di Fico, così da ottenere un effetto sinergico tra le due erbe.
4. Cannella

La cannella si ricava dalla corteccia essiccata di alcuni alberi appartenenti alla famiglia delle Lauraceae quali Cinnamomum zeylanicum e Cinnamomum cassia.
Si è scoperto che questa preziosa spezia contiene cinnamtannino, anche conosciuto come composto B1, capace di favorire la riduzione dei livelli di glucosio nel sangue.
Gli studiosi sottolineano che la B1 riesce a stimolare i recettori dell’insulina, aumentando così la capacità cellulare di assimilare il glucosio. [3, 4].
Ma non è utto, oltre a ridurre la resistenza all’insulina, la cannella è in grado di abbassare la glicemia anche attraverso altri meccanismi.
Innanzitutto, è stato dimostrato che la cannella riduce la quantità di glucosio che entra nel flusso sanguigno dopo un pasto. Lo fa interferendo con numerosi enzimi digestivi e rallentando la scomposizione dei carboidrati nel tratto digestivo [5, 6].
In secondo luogo, un composto della cannella può agire sulle cellule imitando l’insulina [7, 8]. Ciò migliora notevolmente l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule, sebbene agisca molto più lentamente dell’insulina stessa.
Numerosi studi sull’uomo hanno confermato gli effetti antidiabetici della cannella, dimostrando che può abbassare i livelli di zucchero nel sangue a digiuno dal 10 al 29% [9, 10, 11].
Per questo motivo può essere utile consumare un po’ di cannella dopo il pasto.
Infine bisogna aggiungere che alcuni componenti attivi della cannella, tra cui la cinnamaldeide e l’acido cinnamico, sono considerati dei potenti cardioprotettivi, in particolare per via delle proprietà antinfiammatorie e per la loro capacità di produrre ossido nitrico, un composto che fa rilassare le arterie e fa scorrere il sangue più facilmente.
Come assumere la Cannella
È stato dimostrato da uno studio inglese del 2010 che 2 grammi al giorno di cannella associati ad un’alimentazione equilibrata sarebbero sufficienti a produrre effetti positivi sui livelli di glicemia e sul controllo della pressione arteriosa in pazienti diabetici.
La cannella si può assumere come polvere disciolta in acqua, o utilizzata per prearare tisane, o in addizione a tisane di altre erbe. Anche in questo caso è possibile addizionarla alla tisana di foglie di fico, o di stevia.
Controindicazioni
La cannella contiene cumarine ad azione fluidificante del sangue, per cui è controindicata a chi assume già dei farmaci anticoagulanti. Inoltre le cumarine hanno un leggero effetto tossico per il fegato, per cui la cannella è controindicata a chi soffre di patologie epatiche e non bisogna abusarne, o assumerla per lunghi periodi di tempo.
Infine si consiglia di evitarne il consumo in gravidanza perché potrebbe aumentare la contrattilità uterina.
NB: Tutte le informazioni pubblicate su questo sito hanno carattere divulgativo e non devono essere considerate come consulenze, o prescrizioni mediche, o di altra natura.
Disclaimer
Le informazioni fornite su www.erbedimauro.it di Erbe di Mauro Srl sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico abilitato (cioè un laureato in medicina abilitato alla professione) o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, farmacisti, fisioterapisti e così via).
Le nozioni e le eventuali informazioni su procedure mediche, posologie e/o descrizioni di farmaci o prodotti d'uso presenti nei testi proposti e negli articoli pubblicati hanno unicamente un fine illustrativo e non consentono di acquisire la manualità e l'esperienza indispensabili per il loro uso o pratica.