Tisana alla Malva: contro dolori, problemi digestivi e respiratori

tisana alla malva

La tisana alla malva, un rimedio naturale delicato, ma allo stesso tempo efficace, per la cura dei disturbi digestivi, respiratori, le infiammazioni della vescica e molto altro ancora.

Oggi vorrei parlarti della malva, una pianta medicinale che mi sta particolarmente a cuore e che coltivo presso la mia azienda agricola ormai da diversi anni.

La malva rappresenta uno dei simboli dell’antica Medicina popolare italica.

Fino ai primi del ‘900, prima della scoperta dei farmaci di sintesi, le erbe medicinali rappresentavano uno dei pochi strumenti a disposizione dei medici dell’epoca e tra le tante erbe, la malva era certamente una di quelle più utilizzate.

Soprattutto quando si trattava di dover curare tutti quei disturbi che interessano:

  • l’apparato digestivo (acidità, gastrite, colite, emorroidi, stitichezza, problemi intestinali, ecc.);
  • l’apparato respiratorio (mal di gola, tosse, raffreddore, catarro, ecc.) .

Oggi, per combattere queste patologie, abbiamo a disposizione un enorme “armamentario” di farmaci, ma tutti portano con se degli effetti collaterali, che in alcuni casi possono essere anche abbastanza importanti.

Basterebbe leggere il foglio illustrativo per rendersene conto.

Per questo motivo credo sia molto importante riscoprire il valore delle “cure soft” a base di erbe.

Anche le erbe medicinali possono avere degli effetti collaterali, specialmente se ne abusi, o se sei direttamente allergico alla pianta, o ad alcuni dei suoi composti.

Ma questo non è certamente il caso della malva, che per la sua delicatezza viene spesso consigliato anche alle donne in gravidanza e in allattamento e ai bambini molto piccoli.

Inoltre le foglie e i fiori sono commestibili e sono molto buone mangiate in insalata cruda, o bollite, per la preparazione di risotti e zuppe.

Ed oltre ad essere buonissima, la malva cruda o cotta (nonché la tisana), è utilissima per regolarizzare l’intestino e mantenerlo sano.

1 – Che cos’è la Malva

pianta malva

La malva è una pianta erbacea cespugliosa, appartenente alla famiglia delle Malvacee.

Esistono innumerevoli varietà di Malva, tutte sono commestibili e utilizzabili a scopi medicinali.

Le più conosciute sono la Malva sylvestris (malva selvatica), il Malvone (Althea, o malvarosa), la Malva moscata, la Malva crispa e la Malva vulgaris.

La malva sylvestris, che tra tutte è la più comune, è caratterizzata da un portamento cespuglioso eretto, o prostrato. Il fusto (60-80 cm) legnoso alla base, porta foglie picciolate a 5-7 lobi, con margine dentato e ricoperte di peli.

I fiori, che spuntano all’ascella delle foglie da aprile a ottobre, sono di colore rosa-lilla, con strature più scure.

Dove cresce

La malva sylvestris è diffusa in tutta Italia.

Cresce spontanea in pianura, in collina e in montagna fino a 1.300 m, nei prati, nei giardini pubblici, nei luoghi incolti e a ridosso dei boschi.

Le altre varietà, oltre a crescere spontanee, vengono anche coltivate come piante ornamentali, o come piante da verdura, per la preparazione di zuppe e insalate.

2 – Proprietà e benefici della Malva

Della malva si usano i fiori, le foglie e la radice.

Foglie e fiori contegono i seguenti principi attivi: antociani, mucillaggini, flavonoidi, tannini, sali minerali, vitamina A, vitamina C e B1.

La malva gode delle seguenti proprietà medicinali:

  • Lassativa: grazie alla presenza di mucillagini la malva stimola le pareti intestinali a contrarsi regolarmente e a far scorrere cibo e scorie, facilitando la loro espulsione, contribuendo così a mantenere una buona regolarità intestinale.
  • Emolliente: ammorbidisce e rende più elastici gli strati superficiali della pelle e delle mucose.
  • Antinfiammatoria: ha la capacità di sfiammare le mucose con le quali viene a contatto (cavo orale, gola, stomaco, intestino, colon, ecc.).
  • Idratante: è in grado di facilitare la penetrazione di acqua nell’organismo.
  • Espettorante: facilita la rimozione del muco dalla trachea e dai bronchi.
  • Bechica: calma la tosse.

3 – In quali disturbi può essere d’aiuto

malva intestino

Sicuramente in tutte le patologie che interessano l’apparato digerente e respiratorio, ma anche per le infiammazioni della vescica (cistite), e per uso esterno come lenitivo in caso di congiuntivite e pelle arrossata e per eliminare l’acne e le impurità della pelle.

Entrando nello specifico, queste sono le patologie/problematiche dove la malva (presa come tisana, o utilizzata in altre forme) può essere di sicuro giovamento:

  • Acidità e bruciori di stomaco;
  • Acne e impurità della pelle;
  • Afte in bocca;
  • Bronchite;
  • Catarro;
  • Cistite (infiammazione della vescica);
  • Congiuntivite (arrossamento degl’occhi);
  • Colite ulcerosa;
  • Colon irritabile (colite);
  • Emorroidi infiammate;
  • Gastrite (infiammazione e dolori allo stomaco);
  • Gengitive (infiammazione delle gengive);
  • Mal di gola (faringite);
  • Morbo di Crohn;
  • Stitichezza (stipsi);
  • Raffreddore;
  • Tosse;
  • Ulcere gastriche e duedenali.

4 – Come si prepara la tisana e come si usa

Va detto che la tisana da bere, non è l’unico modo per sfruttare questa fantastica pianta.

La malva si presta a molti altri utilizzi.

Le foglie e i fiori freschi, appena raccolti si possono mangiare crudi in insalate, o cotti in zuppe, risotti, minestroni, ecc.

Si possono utilizzare altresì per preparare dei bagni e pediluvi, per praticare clisteri e per realizzare impacchi lenitivi per pelli arrossate, o con impurità.

Con la radice essiccata è possibile preparare una polvere, utile per preparare un ottimo dentifricio con proprietà emollienti e disinfettanti.

Come si prepara la tisana alla malva?

In realtà il termine “tisana” non è corretto, perché con i fiori e le foglie di malva, per estrarre perfettamente le mucillaggini (che è certamente il principio attivo più importante) è necessario preparare un DECOTTO.

Questo è quanto consiglia di fare anche il dott. Roberto Antonio Bianchi, medico ed esperto di piante medicinali, autore del libro “Guarire con le piante medicinali italiane“. Una lettura che ti consiglio, se come me sei interessato all’uso e/o alla coltivazione di piante medicinali.

Lo trovi in libreria, oppure su Amazon.

Il decotto di malva si prepara in questo modo:

Per la preparazione del decotto si possono usare sia le foglie, che i fiori di malva. Vanno bene freschi e appena raccolti, oppure si può usare la pianta essiccata (acquistabile in un erboristeria, o sul mio sito).

Il decotto si prepara mettendo la pianta in acqua fredda, all’interno di un pentolino.

I dosaggi sono questi:

  • 1 cucchiaino di erba essiccata per una tazza d’acqua (in caso di pianta fresca 4-5 foglie e/o fiori di malva);
  • 4 cucchiaini di erba essiccata per 1 litro d’acqua (in caso di pianta fresca 15-20 foglie e/o fiori di malva).

Successivamente si porta l’acqua ad ebollizione e si fa bollire per almeno 15-20 minuti.

Infine si filtra, si lascia intiepidire e si beve caldo (oppure si può mettere in un thermos per mantenere la bevanda calda, o tiepida).

Come si usa la tisana di malva?

  • Per i disturbi e le infiammazioni dell’apparato digerente e respiratorio, e in caso di infiammazioni delle vie urinarie, da bere da 3 a 4 tazze al giorno di decotto di malva.
  • Per le infiammazioni della bocca, gengivite e mal di gola: puoi usare il decotto di malva per fare dei gargarismi di 4-5 minuti.
  • Per le infiammazioni e le impurità della pelle, nonché per la congiuntivite puoi preparare un impacco, da porre delicatamente sulla zona da trattare. L’impacco si prepara in questo modo: si prende uno strato di ovatta, o di cotone idrofilo, o di flanella piegata in quattro e la si imbeve del decotto di malva, dopo di che la si applica sulla zona dolente, lasciandola a contatto tra i 5 e i 10 minuti.

5 – Dove, quando e cosa si raccoglie

  • Dove cercare: la malva, come qualsiasi altra pianta ed erba spontanea, va raccolta lontano da zone inquinate (strade, città, parchi pubblici, campi coltivati con pesticidi, erbicidi, o fertilizzanti chimici,ecc.). E’ una pianta che puoi trovare agevolmente ovunque, ma i posti migliori in cui cercare sono in campagna ed in montagna, nelle vicinanze di un bosco, nelle macchie e nei terreni incolti.
  • Cosa raccogliere: della malva si raccolgono i fiori, le foglie e la radice.
  • Quando raccogliere: il periodo migliore per la raccolta dei fiori e delle foglie è tra Giugno e Settembre, poco prima della fioritura completa. La radice invece si raccoglie durante l’autunno.
  • Come essiccarla: le foglie e i fiori si possono consumare freschi, ma se hai intenzione di farne scorta per usarla durante tutto l’anno, dovrai necessariamente essiccarli. I fiori vanno recisi alla base del bocciolo, le foglie staccate dalla pianta senza il peduncolo. Non vanno assolutamente lavati. Foglie e fiori di malva vanno essiccati all’ombra, all’aperto, o in un locale ventilato. Puoi metterli dentro delle cassette della frutta foderate di carta di giornale, o su graticci preparati apposta a trama molto fitta, o in qualsiasi modo fantasioso vi venga in mente. Le foglie ci metteranno meno dei fiori, che dal loro bellissimo rosa intenso devono arrivare ad assumere un colore quasi azzurro. Il tempo di essiccazione dipende dalla temperatura, a circa 40° le foglie ci metteranno 24h, mentre i fiori il 48h.

Disclaimer

Le informazioni fornite su www.erbedimauro.it di Erbe di Mauro Srl sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico abilitato (cioè un laureato in medicina abilitato alla professione) o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, farmacisti, fisioterapisti e così via).

Le nozioni e le eventuali informazioni su procedure mediche, posologie e/o descrizioni di farmaci o prodotti d'uso presenti nei testi proposti e negli articoli pubblicati hanno unicamente un fine illustrativo e non consentono di acquisire la manualità e l'esperienza indispensabili per il loro uso o pratica.

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