Come coltivare l'Aloe

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Hai acquistato una pianta di Aloe, o ne hai già una in casa, ma non sai come prendertene cura? Bene, allora sei sul posto giusto. In questo articolo ti spiegherò le basi per prenderti cura della tua pianta di Aloe. In particolare farò riferimento all'Aloe Arborescens, ma ti darò alcune dritte anche per coltivare l'Aloe Vera.

Iniziamo col dire che l'Aloe non ha bisogno di tante attenzione, ma è importante conoscere alcuni aspetti di questa pianta, altrimenti bastano alcuni errori banali per farla morire in poco tempo.

1. Scelta del terreno

Ripeti con me "I ristagni idrici sono la prima causa di morte dell'Aloe". Ciò significa che l'Aloe Arborescens, così come l'Aloe Vera, o qualsiasi altra varietà di Aloe, necessita di un terreno drenante, cioè che non trattiene troppa acqua.

Quello che consiglio di solito per avere un terreno di questo tipo, è mescolare del normale terriccio biologico, con della sabbia di fiume. Mi raccomando sabbia di fiume, non di mare! Il rapporto ottimale è 2/3 di terriccio e 1/3 di sabbia. La sabbia si può acquistare in quasiasi vivaio, ma la trovi anche nei negozi che vendono materiale edile, oppure su Amazon.

Un altro modo per aumentare ulteriormente il drenaggio è aggiungere a questa miscela, del lapillo vulcanico. Infine, consiglio di aggiungere sul fondo del vaso un dito di argilla espansa, o dei semplici sassi.

2. Esposizione solare

come coltivare pianta di aloe arborescens

L'Aloe Vera è una pianta che cresce bene in climi aridi, come nei deserti del Messico e delle Canarie. Ama il sole più di ogni altra cosa e si trova benissimo con un esposizione in pieno sole. Tuttavia tollera bene anche un esposizione a mezz'ombra.

L'Aloe Arborescens invece gradisce climi più miti e un esposizione al sole non troppo prolungata, per cui consiglio un'esposizione a mezz'ombra.

3. Irrigazioni

Con le irrigazioni bisogna stare molto attenti perché se si esagera si rischia di avviare un processo di marciume radicale, che farà irrimediabilmente morire la pianta. Al contrario penso di non aver mai visto una pianta di Aloe morire per siccità. Le foglie possono assottigliarsi e in parte seccare, ma la pianta resisterà.

Detto questo, come naturale che sia l'esigenza d'acqua varia in base alla stagione.

Durante l'inverno l'Aloe avrà bisogno di pochissima acqua. Se tieni la pianta in vaso all'interno dell'appartamento, ti consiglio di non annaffiare mai la pianta, almeno che la terra in fondo al vaso non risulta davvero arida.

In estate invece, se non vuoi vedere le foglie assottigliarsi e poi seccare, la pianta andrà irrigata con una certa regolarità, specialmente se la pianta è coltivata in vaso. Direi almeno una volta ogni 3 giorni, o quando noti che il terreno è proprio secco.

4. Cosa fare durante l'inverno?

Tutte le piante di Aloe non gradiscono temperature inferiori allo 0°, in quanto sono molto sensibili a gelate. Dopo il marciume radicale, le gelate e le nevicate sono la seconda causa di morte.

Per cui, se vivi in una località particolarmente fredda, ti consiglio di lasciare la pianta di Aloe  in vaso in modo da poterla portare al riparo in appartamento durante tutto il periodo freddo. Tieno conto che l'Aloe ama luogo luminosi e so possibile un po' arieggiati e non ama stare vicino a stufe o termosifoni accesi. Con l'arrivo della primavera, potrai riposizionare la pianta all'esterno.

E se volessi coltivarla a terra?

In questo caso ti consiglio di ripararla con una piccola serra non riscaldata. Gli appositi teli che si usano generalmente per la coperture delle piante, non sono idonee.

5. Concimazione

La pianta di Aloe coltivata a terra può anche non essere concimata, o al limite puoi concimarla una volta in primavera usando del macerato di ortica, o di equiseto fatto in casa.

Diverso è il discorso della pianta coltivata in vaso, dove la terra scarseggia, così come il nutrimento. Con l'arrivo della primavera consiglio di somministrare alla pianta di aloe, circa ogni 30 giorni, del concime organico da diluire con acqua.

Se il tuo intento è quello di utilizzare le foglie per la preparazione della ricetta di Padre Zago, ti sconsiglio di usare fertilizzanti chimici. Meglio scegliere prodotti biologici, come del compost, o del macerato di ortica. In alternativa puoi usare anche dei semplici fondi di caffè (si sono un ottimo fertilizzante naturale!).

Il rinvaso o il posizionamento a terra è consigliato a primavera o a fine estate.

6. Parassiti

Nel periodo caldo, soprattutto se tieni la pianta in casa, o in una zona all'esterno ma poco arieggiata, potresti incappare nel problema problema della cocciniglia. Sono dei piccoli insetti di colore bianco che si nutrono della linfa vitale della pianta. Se la cocciniglia non viene trattata per tempo, la pianta si può indebolirsi, in alcuni casi fino a morire. E' raro che succeda, ma in alcuni casi mi è capitato, quindi fai attenzione.

Per eliminare la cocciniglia in modo naturale ti consiglio di procedere nel modo che segue: prepara una miscela composta per metà da acqua e per metà da alcol puro (va benissimo l'alcol Bon gusto da 96°), infine versa tutto in uno spruzzino. Spruzza due volte al giorno le foglie attaccate dalla cocciniglia e lascia agire almeno 10 minuti. Poi procedi all'eliminazione manuale dei parassiti, passando sopra alle foglie colpite con un panno, o con del coton fioc, così da rimuoverli completamente. Ripeti questa procedura due volte al giorno, per 4 giorni di seguito, meglio la mattina presto e la sera, quando il sole è basso.

Riprodurre l'Aloe arborescens tramite Talea

aloe a terra

Partendo da una singola pianta in qualche anno potresti arrivare a coltivare un'intera piantagione di Aloe Arborescens. Come? Riproducendola tramite talea.

La talea è un rametto che ha prodotto almeno una gemma. Questo ramo si può recidere dalla pianta madre, per poi essere piantato a terra. Nel giro di un mese o poco più radicherà e inizierà a cresce e a produrre nuovi getti, diventando in poco tempo una pianta a tutti gli effetti.

Ti spiego come fare, è semplicissimo:

Ti serviranno un vaso abbastanza capiente, e terra drenante e un paio di cesoie.

Usa le cesoie per tagliare una talea e mettila sopra a della carta di giornale, o a del cartone, in un luogo arieggiato, al riparo dal sole e dalla poiggia. Dovrai lasciarla qui a "riposare" per circa 6-7 giorni. Questo tempo sarà necessario affinché la parte tagliata si cicatrizzi e si asciughi bene.

Passati questi 7 giorni, prendi il tuo vaso e rimpilo con la terra, poi fai un buco nel terreno per inserire la talea e fai bene pressione con le mani in modo che la terra la sostenga.

A questo punto posiziona il vaso con la talea in un luogo ombreggiato e riparato dalla pioggia. La piantina non andrà irrigata per almeno un mese, poi potrai annaffiare abbondantemente ogni 15 giorni circa.

Con questata tecnica la talea radica nel 99% dei casi e nel giro di qualche mese la verrai produrre le prime gemme, per poi crescere e diventare in poco tempo una pianta a tutti gli effetti.