L’Aloe è una varietà di pianta succulenta, dotata di numerose proprietà medicinali, utilizzata da millenni in diverse culture di tutto il Mondo. Veniva già utilizzata ai tempi dell'antica Grecia, ma ci sono tracce del suo utilizzo anche in Egitto, India, Messico, Giappone e Cina.
Le regine egiziane Nefertiti e Cleopatra la usavano come parte integrante dei loro normali riti di bellezza. Alessandro Magno e Cristoforo Colombo la usavano per curare le loro ferite e quelle dei loro soldati.
Agli inizi del 1800, negli Stati Uniti, i medici iniziano a prescrivere estratti di Aloe Vera ai loro pazienti come lassativi e a metà degli anni '30 si verificò un punto di svolta quando l'Aloe fu utilizzata per la prima volta, con successo, per il curare la dermatite cronica ed ustioni da radiazioni.
Con li termine Aloe però ci riferiamo a più di 350 varietà di piante. In questo articolo parleremo nello specifico di un genere di Aloe, cioè l'Aloe Arborescens, che è il genere più interessante sotto il profilo fitoterapico e la pianta a cui fa riferimento Padre Romano Zago quando parla della sua ricetta curativa a base di Aloe, miele e distillato (vedi ricetta di Padre Zago).
Il segreto delle proprietà curative dell'Aloe arborescens è in ciò che contiene.
Oltre all'acqua, che costituisce il 96% della composizione della polpa delle foglie, i principali costituenti chimici dell'Aloe arborescens sono:
Di questi principi attivi particolarmente importanti sono:
Per il suo alto contenuto di sali minerali e vitamine, l’Aloe Arborescens possiede ottime proprietà antiossidanti. La vitamina C, E B2, B6, il germanio organico e l'amminoacido essenziale cisteina sono potenti antiossidanti che possono combattere i danni cellulari causati dai radicali liberi.
L'acemannano, un polisaccaride presente nel gel e nelle foglie di Aloe ha una significativa attività antivirale. In particolare sono state confermate le proprietà terapeutiche dell'Aloe nel trattamento dell'Herpes e del Paramyxovirus.
I principi attivi presenti nell'Aloe arborescens, oltre ai loro effetti immunostimolanti, sembrano avere un effetto antibatterico ed antifungino diretto verso alcuni pericolisi patogeni come l'Escherichia coli e la Candida albicans.
I principi attivi contenuti nell'Aloe arborescens possono aiutare a trattare i disturbi gastrointestinali più comuni come reflusso, bruciore di stomaco e gastrite. L'Aloe può favorire la normalizzazione del pH nello stomaco e ridurre lo stato infiammatorio delle pareti gastriche. La sua efficacia è dovuta all'effetto antinfiammatorio ed analgesico dell'acemmannano, un polisaccaride che aiuta a ridurre l'infiammazione e fornisce protezione alle pareti dello stomaco.
L'Aloe contiene sostanze con azione lassativa e detergente, con un effetto depurativo sul tratto gastrointestinale, particolarmente esposto all'accumulo di diverse tossine. L'effetto detergente è dovuto principalmente ai polisaccaridi che, grazie alla loro composizione e consistenza viscosa, si legano bene e favoriscono l'eliminazione delle sostanze tossiche formatesi durante il metabolismo, riducendo così il tempo di contatto delle tossine con le superfici delle mucose. L'effetto lassativo è svolto dagli antrachinoni presenti nella buccia, che stimolano la peristalsi e quindi l'evacuazione.
I polisaccaridi presenti nell'Aloe, oltre a ridurre lo stato infiammatorio, sono in grado di accelerare la riparazione delle cellule danneggiate e la formazione di nuovo tessuto epiteliale. Per tale motivo l'Aloe è un ottimo rimedio naturale per favorire la guarigione e la cicatrizzazione delle ferite.
L'Aloe può inoltre aiutare a ridurre il prurito e l'infiammazione in problemi come eczemi, dermatite e psoriasi. Secondo i ricercatori questa sua efficacia può essere dovuta alla particolare capacità di inibire la produzione della prostaglandina E2. Si tratta di lipidi che non solo svolgono un ruolo nell'infiammazione, ma sono anche attivi nelle ghiandole sebacee, contribuendo alle condizioni infiammatorie della pelle.
L'Aloe Vera può essere altresì molto utile ne portare sollievo in caso di eritemi solari, o scottature lievi (di primo o secondo grado). In uno studio clinico che ha coinvolto 371 pazienti ustionati, i ricercatori hanno scoperto che il tempo di guarigione era di nove giorni più breve nei pazienti che utilizzavano estratti di Aloe vera rispetto ad altri.
Recenti studi clinici hanno dimostrato che bere regolarmente il succo di aloe per due settimane aiuta a ridurre i livelli di zucchero nel sangue nelle persone con diabete di tipo 2. I partecipanti allo studio avevano anche livelli di trigliceridi migliorati, che potrebbero avere ulteriori benefici per le persone con diabete. I pazienti sono spesso a maggior rischio di malattie cardiache legate ad anomalie dei trigliceridi e del colesterolo.
Nel 2014, i ricercatori hanno scoperto che l’estratto di Aloe è un’alternativa sicura ed efficace ai collutori a base chimica. Le sostanze naturali presenti nella pianta svolgono un'efficace azione antibatterica che riduce la formazione della blacca, inoltre l'Aloe contiene polisaccaridi in grado di ridurre l'infiammazione delle gengive e bloccare il sanguinamento e il gonfiore, portando sollievo.
In alcuni casi l'Aloe non andrebbe mai usata, ad esempio in donne in gravidanza, o in fase di allattamento.
L'Aloe Arborescens contiene sostanze lassative che potrebbero creare irritazione in persone affette da problemi infiammatori al colon, come colon irritabile, diverticolite, morbo di Crohn, o colite ulcerosa. In tutti questi casi è preferibile prima consultarsi con il proprio medico prima dell'assunzione, o limitarsi al consumo di un succo di Aloe senza aloina.
Consultare sempre un medico prima dell'assunzione, nel caso in cui si assumano degli anticoagulanti.